Stanno iniziando ad uscire le belle giornate e pure io e Ninetta usciamo di più. Ho preso a portarmi dietro un quadernetto così mentre lei dorme nel passeggino baciata dal sole io ne approfitto per prendere appunti di tutte quelle cose alle quali mi devo dedicare (e concentrare) quando lei non c’è. In questo modo ho preso gli appunti per questo numero della newsportolina che sarà molto breve, come breve è stato questo febbraio!(In realtà mentre finisco di editare è iniziata una settimana di pioggia a Bologna)
La mia maternità retribuita sta arrivando agli sgoccioli e non vedo l’ora di rimettermi a lavoro, ma proprio per questo sto pensando a come riuscire ad incastrare le cose (orari, babysitter,etc) e ritagliarmi i tempi necessari per tutto. A volte mi sento davvero stanca mentalmente. Per fortuna i bambini crescono e l’apertura del bando per le iscrizioni al nido è vicina. Invidio molto i paesi in cui le donne non sono costrette a prendersi cura 24h del neonato da sole. Dove ci sono nidi per piccolissimi. Oppure, se sono fortunate, aspettare il compagno che torna dal suo lavoro di 8 ore e ritagliarsi 2 ore per sé. (Se sei nella mia stessa situazione commenta la newsportolina con l’emoji di un biberon 🍼)
L’altra sera a cena un mio amico si è stupito di quanto io e il mio compagno, dall’arrivo della bimba (ma anche da prima) stessimo affrontando tutti questi cambiamenti in completa autonomia e senza aiuti. Non abbiamo nonni vicini e questo contribuisce al fatto che dobbiamo contare sulle nostre sole forze sia fisiche che economiche (e cercando di essere stabili mentalmente). Mi ha stupito e fatto notare quanto questo non sia un fatto scontato. Come noi, ho pensato, ci sono moltissime altre coppie. Forse è proprio la narrazione di quanto la generazione tra i 30-40 enni, senza privilegi e risorse limitate, ha imparato a cavarsela da sola e riesce ad affrontare le sfide della vita contemporanea a testa alta che manca. Come al solito in America certe questioni le affrontano prima e meglio di noi come in una serie che mi è capitato di guardare da poco ed è la prima che consiglio in 📚Letti, guardati e ascoltati.
Sulla questione Roald Dahl devo dire che io non sono mai stata una sua assidua lettrice, quindi se un’azienda che ne detiene i diritti pensa di voler cambiare alcune parole dei suoi libri io non mi sento ferita o penso che si stia violando l’autore della mia infanzia. Ma non per tutti è così. Conosco i film tratti dalle opere e ne capisco il valore ma in questo marasma di punti di vista e pareri, sollevati dal polverone mediatico, preferisco affidarmi allo sguardo delle poche persone capaci di parlarne come Francesca Tancini che su FB scrive:
“Proprio oggi che monta lo scandalo per l’epurazione dei testi di Roald Dahl – Augustus Gloop non è un grassone, gli Umpa Lumpa non sono pigmei, le streghe portano parrucche ma non c’è nulla di male a farlo –rilancio questo articolo di Matteo Marchesini su macabro e crudeltà in Dahl. E mi domando quando la nostra fiducia nei bambini e nella loro capacità di comprensione e discrimine sia diventata così limitata.”
E Giovanna Zoboli che riassume la vicenda ed esprime il suo punto di vista nel recente articolo su doppiozero. Anche Andrea M.Alesci nella sua newsletter Linguetta affronta la questione, riassunta bene nella card di TheVision.
E poi è morto Leiji Matsumoto che ha disegnato molte storie che ho amato molto tra cui dei videoclip entrati nel mio immaginario. Quando Ninetta era appena nata una canzone che la faceva addormentare era la sigla del cartone di Galaxy Express 999.
📚Letti, guardati e ascoltati
Ho visto Fleishman a pezzi (grazie ad Attilio Palmieri che mi fa scoprire sempre serie nuove!) tratto dall’omonimo libro che non conoscevo. (Il parto di una delle protagoniste è stato praticamente come il mio.)
…Ci innamoriamo e decidiamo di sposarci in quel singolo incredibile momento e se tutto quello che succedesse dopo vivesse in funzione del ricordo di quel momento?..Forse per questo ci sono tanti divorzi. Guardiamo noi stessi e i nostri coniugi cambiare e ci sforziamo costantemente di ricordare i motivi per cui abbiamo fatto questa scelta. Confondiamo la persona più vicina a noi con la nostra infelicità. Pensiamo che forse rimuovendola saremo di nuovo noi stessi. Ma non siamo più noi stessi…
L’ultima newsletter di Giulia Blasi mi ha stordita. Titolo: L’intellettuale disimpegnato ed è già tutta un programma.
La luna al guinzaglio, il libro di benvenuto per i nuovi e le nuove nate regalato dal comune di Bologna
Cattiva di Rossella Milone (Su Kindle). Ambientato a Portici, vicino Napoli. Una storia molto dolce e veritiera sulla maternità e la relazione di coppia.
Perché il patriarcato persiste di Carol Gilligan e Naomi Snider (audiolibro su Storytel - Lasciato a metà spero di finirlo per marzo)
Il bikini di Sylvia Plath (Libro su Storytel - Lasciato a metà spero di finirlo per marzo)
Actually è un podcast che ascolto fin dalla prima puntata. Esce ogni mercoledì e sabato e si parla di tecnologia e cambiamenti che accadono nel mondo. Molto utile!
Al libraccio, mentre cercavo libri per preparare un corso, ho trovato con mio grande stupore questo:
Ancora non l’ho letto ma sembra super!Un’ampia indagine sulla donna nei fumetti e sui ruoli e modelli che le sono stati attribuiti. Penso abbia una serie di argomenti con cui analizzare la questione molto più precisi e profondi di tanti articoli recenti di sedicenti teorici.
“Alla conquista del sonno” e “Non chiamatelo svezzamento” entrambi mi sono stati regalati da edizioni UPPA e mi stanno dando un grande aiuto nel comprendere quel piccolo universo che è mia figlia.
C’è stata l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2022/2023 dell’Università di Bologna dove è stata invitata la fumettista iraniana: Marjane Satrapi disegnatrice di “Persepolis”. Si può recuperare la diretta qui.
Una bellissima puntata di Strano podcast con MEG
A Bologna si muovono cose! Il collettivo franco (che seguo da tempo) ha inaugurato un nuovo spazio insieme ad altri artisti e collettivi, in via mascarella!
🏄🏻♀️Cose disegnate, dette, fatte (o che farò)
In un’intervista Tito Faraci (editor di Feltrinelli Comics) ha parlato del mio lavoro, e di quello di altre fumettiste, in questa intervista (che potete leggere se siete abbonati a l’Espresso online). Racconta del sesso, affrontato nei fumetti dalle disegnatrici, e di quanto lo sguardo stia diventando sempre più femminista.
Per “BOOM crescere nei libri dal 1 marzo al 5 maggio” il 10 marzo sarò alla mediateca di San Lazzaro insieme ad Alberto Emiletti (di Internazionale Kids) per un workshop con i ragazzi delle scuole medie.
Dal 6 al 9 marzo ci sarà la “Bologna Children’s book fair” appuntamento imperdibile per chi lavora con l’illustrazione (e anche il fumetto, perché da qualche anno la fiera ha pure il Comics corner).
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Per ora è tutto, ci leggiamo a fine marzo (e FORZA ELLY! :)