Insieme ad Annamaria (per gli amici Nina) durante questo mese ho fatto molte più passeggiate. Si sta formando una specie di routine che spero di riuscire a mantenere a lungo, almeno fino a quando non inizierà il nido a settembre (si le iscrizioni aprono in questo periodo e bisogna pensarci per tempo altrimenti si salta un giro e bisogna aspettare l’anno scolastico successivo e io non me lo posso permettere). Con il caldo devo dire che è tutto “un pochino” più semplice: meno strati di vestiti e meno paura del freddo. Ho iniziato a guardare il mondo con gli occhi nuovi di Nina e questa cosa è di una destabilizzante euforia. Andare in biblioteca e leggerle libri e albi illustrati è una cosa che amo fare ed è anche un momento di ricerca per il mio lavoro.
Ho ripreso anche a insegnare. Insegnando ripasso i procedimenti e ne approfitto per esercitarmi nel disegno e riprendere la mano. Non c’è cosa più soddisfacente che disegnare per esercizio, in libertà, senza scopo. Per me è così che nascono le idee. Una successione di infinite possibilità che poi diventano “finite”. Ai miei studenti spiego che, nel 2023, ciò che può distinguere il loro lavoro da una qualsiasi opera creata da AI con Midjourney o altri, è il processo. I processi mentali e i ragionamenti non possono essere copiati e saperli sviluppare può dare un vantaggio competitivo non indifferente. Può essere copiato il risultato finale ma non il processo. L’AI pesca nel macro paniere di internet quello che noi ci mettiamo e prova a rispondere a delle domande, noi dobbiamo stare dalla parte di chi sa fare le domande o almeno sa cosa vuole.
Ho letto che è stato pubblicato il primo manga creato con ai. Questo non è il primissimo fumetto creato in questo modo ce ne sono stati anche altri, ma devo dire che non mi convincono per niente. Oltre allo sbattimento di “descrivere” quanto più dettagliatamente possibile per ottenere un qualcosa di omogeneo e originale, non c’è tanta continuità nella narrazione e non si può variare più di tanto con la scelta delle inquadrature. In linea di massima la deriva che sta prendendo tutta questa faccenda delle AI mi preoccupa (se pure Elon Musk chiede la sospensione stiam messi bene) anche se non credo che possa minacciare nessun tipo di lavoro autoriale.
Sulla scia di questa paranoia sono nate molte iniziative interessanti tra cui EGAIR. Questa nasce per regolamentare l’utilizzo delle cosiddette intelligenze artificiali ed è stata promossa a partire dallo scorso anno dal fumettista Lorenzo Ceccotti e MeFu – Mestieri del Fumetto, associazione che ha lo scopo di valorizzare l’operato di autrici e autori di fumetto. Ne hanno parlato anche a questo summit online. Insomma sono curiosa di vedere come si evolverà tutta questa situazione.
📚Letti, guardati e ascoltati
“The Mandalorian” terza stagione. Grogu sempre mio prefe.
Ho visto “Era ora” su Netflix solo perché la protagonista è un’illustratrice e le cose che disegna sono di Beatrice Alemagna (Di cui ho visto la mostra “Le cose preziose” alla Fondazione del Monte)
“Le parole di Lila e Lenù” podcast di Carolina Capria e Silvia Grasso su Storytel. Che dire, anche io sono una bimba di Elena Ferrante e questo podcast me lo conferma.
“Le parole” di vera Gheno nuovo podcast de Il Post a cui sono abbonata e non mi pento mai di esserlo.
“Soglie” di Marina Pierri su Storytel. Stupendo e utilissimo!
“Perfetti o felici” è un nuovo libro della psicologa Stefania Andreoli. Ce l’ho già nel carrello e non vedo l’ora di leggerlo.
“TAQ” è il podcast di Daniele Tinti e Luca Ravenna e parla di sport. Mi fa ridere persino a me che di sport non me ne intendo e non mi interessa!
“Brodo” dei The Pills su Spotify. La puntata 10 è molto figa.
Dal 27 al 30 aprile a NAPOLI ci sarà un festival fighissimo: DESINA festival della grafica e delle culture visive. Era dal 2008 che fantasticavo di creare un festival del genere a Napoli e finalmente qualcuno ha realizzato la mia fantasticheria!Se ci vai fammi sapere se ti è piaciuto, il programma è fittissimo!
🏄🏻♀️Cose disegnate, dette, fatte (o che farò)
L’estate scorsa ho lavorato a una serie di storie che avessero come filo conduttore delle proposte di legge (o leggi consolidate minacciate ora dall’attuale governo) riguardanti il corpo delle donne e che ne influenza il raggiungimento di ruoli apicali in politica. È nato così “Donne diritti e possibilità” per POSSIBILE.
Di questo e altri miei fumetti parlerò Il 15 aprile al festival AALTOO a Cupramontana (per la rassegna Transfemminista ORME) insieme al buon Marco Goran Romano.
L'8 marzo, durante La giornata internazionale della donna, è uscita una mia intervista sincera sulla maternità e come vivo, da freelance, questa nuova condizione, sul sito Collettiva.it (e sullo sciopero come strumento di lotta ho capito pure io due cose come scrive Donata Columbro nella sua newsletter)
Il 1 aprile e 22 aprile alla mediateca di San Lazzaro tengo un workshop di fumetto e nello specifico di “manga”. Questo workshop è pensato per ragazzi e ragazze dai 14 anni che di manga sono gran lettori e lettrici!
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Per marzo è tutto! Ci leggiamo ad Aprile?